Non molto conosciuto, Madre – natura ha dotato la Salamandra rossa di abitudini un po’ bizzarre.
In primo luogo, non è sicuramente da confondersi con un lucertolone in quanto la sua esposizione al sole può esserle letale ( bastano pochi minuti affiche la sua sensibile pelle si disidrati e muoia ).
In secondo poi, ha delle abitudini riproduttive singolari. Il Pseudotriton ruber ( nome scientifico della salamandra rossa ) non si accoppia mai col maschio. Curioso, no? E allora come possono non essersi ancora estinti? Be’ il maschio feconda le uova senza che avvenga un vero e proprio accoppiamento. La femmina depone circa una dozzina di uova in un piccolo stagno o in un ruscello e lì il maschio potrà contribuire alla sopravvivenza della specie.
Al contrario di tutti gli altri anfibi, le salamandre rosse non sono dotate di polmoni e il loro apparato respiratorio in pratica non esiste. La pelle e la bocca hanno una struttura specifica che consente a questi animali di respirare. Cosa in comune con tutti gli altri anfibi, invece, è che allo stato larvale, dunque sottoforma di girini, anche le piccole salamandre rosse sono dotate di branchie esterne sul capo che poi perderanno raggiungendo l’età adulta.
Infine altra stramberia del nostro pseudo tritone è che la bocca non ha una meccanica “normale”. Mi spiego meglio. Dunque ogni altro animale, e noi stessi, apriamo la bocca indipendentemente dal movimento del nostro corpo, è corretto? Be’ vi stupirà sapere che, invece, la salamandra rossa per aprire la bocca deve alzare la testa perché la sua mascella inferiore non si abbassa ma è fissa.
La salamandra rossa che appartiene all’ordine degli Urodeli e alla Famiglia dei Pletodontidi è diffusa in America del Nord e in Europa (dove si è sviluppata, però, solo la specie dei geotritoni) e nonostante sia numerosa nel suo habitat è molto difficile da vedere proprio perché notturna.