Ognuno associa l’autunno con qualcosa: chi con le caldarroste, chi con grandi tazze di tè, chi con morbide coperte di lana in cui avvolgersi mentre si guarda un film. E poi c’è la zucca, meravigliosa reginetta d’autunno che si fa bella e ammicca dai banchi del mercato, con i suoi colori sgargianti e le sue forme morbide e sinuose, scorza dura ma cuore morbido. C’è chi la ama e c’è chi la odia, non è una tipa da mezze misure, ma chi la ama ne conosce la versatilità in cucina, nelle ricette dolci come nei piatti salati, negli impasti e nei sughi. E quando la zucca è buona, dolce e cremosa basta davvero poco per rendere un piatto irresistibile.
Ma allora parliamo della pasta, piatto del conforto per gli italiani e non solo, e parliamo di una ricetta semplice semplice, preparata con pochi ingredienti eppure super golosa. Tre parole: pasta, zucca e taleggio.
Ingredienti (per 4 persone)
360 g di bavette
350 g di polpa di zucca cotta
100 g di taleggio
5-6 cucchiai di latte
rosmarino
olio extravergine d’oliva
sale e pepe
Preparazione
Scaldate un filo d’olio in padella insieme a un rametto di rosmarino e quando sarà caldo unite la polpa di zucca schiacciandola con una forchetta in modo grossolano, aggiungete un pizzico di sale e fate rosolare per qualche minuto. Mettete a lessare la pasta. Portate sul fuoco una casseruola con il latte e il taleggio a pezzetti, fate fondere dolcemente con il coperchio, mescolando di tanto in tanto, facendo attenzione a non far scurire la crema. Scolate la pasta tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura, saltatela in padella con la zucca aiutandovi nella mantecatura con l’acqua e un cucchiaio di salsa. Servite le bavette con la salsa di taleggio, una macinata di pepe e a piacere un filo d’olio a crudo.
Potete cuocere la zucca al forno, intera incidendo la polpa oppure a fette, al naturale o già condita con un filo d’olio (in questo caso servirà meno condimento nella preparazione del piatto) o se preferite potete rosolarla in padella con un po’ d’olio e un goccio d’acqua fino a quando sarà morbida.