Cari lettori, la coccinella è sicuramente tra tutti i coleotteri quello più familiare: ne ammiriamo il corpo colorato e sono persino considerate un simbolo di fortuna. Quello che pochi sanno è che sono delle predatrici formidabili.
Già nello stato larvale sono molto voraci e proprio per la loro caccia agli afidi verdi (di cui ci occuperemo in un altro post) sono note anche come “le amiche del giardiniere”.
Nell’arco della sua vita la coccinella consuma fino a 5000 afidi e poiché ogni femmina può produrre fino a 1500 piccoli non è sorprendente che esse siano tanto gradite ai giardinieri quanto odiate dagli afidi. Ci vogliono solo 5 giorni perché le uova della coccinella si schiudano: quando una larva cattura una afide l’afferra con le sue mascelle a tenaglia e gli succhia via la vita.
Dopo 4 settimane di alimentazione frenetica la larva della coccinella diventa una crisalide adulta, un’assassina attiva e mortale.
Gli adulti e le larve cacciano fianco a fianco decimando le loro prede, ma a differenza della loro prole, le coccinelle adulte non succhiano via la vita ma banchettano con comodo, sgranocchiando l’intero animale e assicurandosi che nulla vada perduto.
Si prendono il loro tempo anche quando si tratta di accoppiarsi: il maschio della coccinella è un partner molto attento. Anche se lo sperma viene trasferito nell’arco di qualche minuto esso rimane in posizione molto più a lungo assicurandosi che nessun altro maschio si accoppi e che tutta la prole della femmina sia sua.
Mentre si avvicina l’inverno, la quotidianità delle coccinelle nel giardino diventa più dura. Le coccinelle si avvolgono nelle foglie e vanno in letargo. La stazza è l’armatura di una coccinella si velano un’ardua impresa per i ragni e altri predatori.